LABORATORIO FIABE

GIOVANNA NELLA BOLLA DI SAPONE

E' un caldo pomeriggio di maggio, Giovanna è da poco tornata dalla scuola materna e ha incontrato in cortile le sue amiche: Elena, le gemelline Anna, Concetta e Silvia, ci sono anche il fratellino Raffaele e gli amici Simone e Mattia.

Da qualche giorno, il gioco preferito di questo gruppo di amichetti è fare le bolle di sapone e sfidarsi a fare quella più grande, quella che vola più in alto, quella che resiste più a lungo prima di scoppiare e dissolversi in un soffice spruzzo di schiuma colorata.

- Questa volta batto tutti! State a vedere! - esclama Giovanna con tono di sfida.

Si concentra, tira un profondo respiro, immerge il bastoncino nel botticino di schiuma e poi soffia, soffia, soffia e la bolla incomincia a crescere, grande come una mela screziata di blu e violetto, poi come una grossa anguria con venature verdi di sapone che ondeggiano sulla superficie sottile e tesa, cresce ancora e Giovanna si trova di colpo inglobata in quell'enorme bolla di sapone, che comincia a salire verso il cielo.

Tutti i bimbi restano senza parole: non riescono a credere a quello che vedono, Giovanna ha davvero fatto una bolla gigantesca e ora se ne sta volando via dentro quella palla di sapone.

- Guardate sto volando! - grida Giovanna ai suoi amici, ma la voce non riesce a uscire dalla bolla, che si deforma un poco e poi respinge il suono sulla bocca della bambina creando una strana eco.

Com'è strano il mondo man mano che si sale verso il cielo: tutto si fa sempre più piccolo i colori si confondono... ora Giovanna vede solo più tetti, strade e alberi, di strani colori perchè la sua bolla fa da filtro colorato.

- Sembra di essere dentro a una pallina dell'albero di Natale!

La bolla continua a salire sopra le nuvole, così in alto che da lassù Giovanna vede passare un aereo e può salutare i passeggeri.

Ma quando supera il tetto di nuvole e si trova in un cielo molto scuro, comincia a sentire freddo. Intorno a lei è tutto nero, la Terra è ormai così lontana che sembra solo un pallone da calcio. Quel freddo pungente le mette una gran voglia di...

- E...e...etciù!!!

Giovanna starnutisce così forte che la bolla, tutto d'un colpo esplode in minuscole bricioline colorate e si dissolve in quell'immenso spazio nero.

Senza il supporto della bolla, Giovanna viene ora trascinata nel cielo scuro come polline nella brezza, un po' di qua e un po' di là senza una meta precisa.

Riesce però, urtando contro una stellina, a rimanervi appesa e pian piano ad arrampicarsi su una punta dorata.

Ma, con tutti quegli scossoni, la stellina improvvisamente si stacca e cade verso la Terra facendo una bellissima scia luminosa: si rivela così una stella cometa e Giovanna si mette a cavalcioni della coda luminosa, come fosse in groppa al cavallo Furia.

Com'è divertente cavalcare una stella dorata e fari scorrazzare per il cielo, spargendo, ovunque si passa, manciate di perline luccicanti.

Però la giornata è stata faticosa e giovanna comincia a sentire fame e stanchezza.

-Stella, stellina,

che sei così carina

e nel cielo mi fai volare,

ora a casa fammi tornare!

Chiede Giovanna alla stella cometa.

Come ricordo di quella bella avventura, quando al mattino si sveglia, Giovanna si trova al polso un regalo: un braccialetto fine e luccicante di polvere di stelle.

( Chiara Grattoni )



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