LABORATORIO FIABE

VANESSA, DULCINEA E LA SCATOLA MUSICALE MAGICA.

Oggi piove a dirotto! Vanessa però è felice, perché in queste giornate, quando proprio non si può uscire, ama rifugiarsi in soffitta a rovistare tra le vecchie cose che sono state riposte lassu’ dalla mamma.

Abitare in un castello è una bella fortuna!

Nella soffitta polverosa ci sono oggetti ovunque; c’è il baule dei vestiti appartenuti alla zia Clotilde quando era giovane.Vanessa adora giocare a travestirsi con quei buffi corsetti e quegli strani cappellini.

In un angolo, sotto il lucernaio c’è una cassa piena di libri.Il nonno viaggiava molto e leggeva … di più!Vanessa passava ore a sfogliarli, sognando le avventure che il nonno le aveva raccontato.Poi c’erano gli oggetti che aveva portato a casa dai vari paesi che aveva visitato: maschere, stoffe, fotografie, monili e strani strumenti musicali, come il BASTONE DELLA PIOGGIA.

Giocattoli antichi, conchiglie per sentire il mare, addobbi natalizi e vecchi costumi per il carnevale. Ceste di riviste di moda e una scatola di bottoni.

C’era da perdere il senso del tempo in quella soffitta.

Quel giorno Vanessa aveva trovato una strana scatola, le era piaciuta subito, era fatta con un legno profumato, tutta intagliata in un girotondo di strani omini.

Aprendola si diffuse nell’aria un’allegra melodia.

Vanessa portò la scatola in camera sua.

"Mamma, guarda cosa ho trovato! Di chi era? Da dove proviene? "

Scopri’ cosi’che era molto antica, era appartenuta alla sua bisnonna bambina e un’antica leggenda raccontava che servisse per chiamare le fate e gli elfi del bosco.

"Mammina … la posso tenere?"

"Certo, chissà forse funziona, forse un giorno una fata potrebbe venirti a trovare!"

Rispose la mamma sorridendo.

Intanto il tempo era notevolmente migliorato, stava uscendo il sole e l’aria era frizzante, perfetta per una cavalcata.

"Mamma, vado a trovare Dulcinea, vorrei mostrarle la mia nuova scatola, ci vediamo per la cena."

Vanessa attraversò il bosco al galoppo con il suo Otom.

Quando arrivò, Dulcinea la stava aspettando in cucina per la merenda.

Vanessa non vedeva l’ora di dirle della scatola e della leggenda, cosi’ mangiando "smorfiette dolci" (ottimi biscotti) le raccontò tutto.

"Perché non la proviamo subito? "

Disse Dulcinea.

Aprirono la scatola, ascoltarono per qualche istante la melodia e quasi intimorite iniziarono a chiamare:

"Fata, fatina rosa…"

Dopo pochi secondi, in una nuvola di profumo rosa, apparve una splendida ragazza vestita di petali di fiori.

Le bambine non credevano ai loro occhi, la fatina rosa esisteva davvero ed era lì davanti a loro!

"Buongiorno ragazze, per quale motivo mi avete chiamato? Qual è il vostro desiderio’ "

Le bambine, ancora un po’ incredule, si presentarono (con un goffo inchino, non si sa mai cosa fare in certe situazioni!) e dopo essersi consultate velocemente, dissero alla fatina che avrebbero desiderato tanto, per un giorno, poter essere delle farfalle.

"Tutto qua? ".Detto, fatto!

La fata recitò la sua formula per Vanessa.

"Abra cadabra cadi’ cadà, questa bambina si trasformerà, abra cadabra cadi’ cadalla…

questa bambina diventerà farfalla."

La stessa cosa fece per Dulcinea, poi disse:

"Ragazze, la magia durerà fino alle otto di questa sera, per questo è molto importante che per quell’ora voi siate già in camera vostra e sul pavimento!Non oso pensare a cosa potrebbe succedere se tornaste bambine durante un volo … mi raccomando!".

Vanessa e Dulcinea ascoltarono attentamente, ringraziarono e salutarono la fata che subito dopo svani’ nel nulla lasciando sul pavimento una scia di delicati petali profumati.

Le bambine provarono una meravigliosa sensazione di leggerezza.Solo quando, pensando di correre, volarono davanti allo specchio, si accorsero di essere diventate due meravigliose farfalle colorate.

Senza pensarci si precipitarono fuori della finestra danzando felici nell’aria.

Ebbero una bell’avventura nel prato, scoprirono un mondo d’amici…ma questo ve lo racconterò un’altra volta …

Si è fatto tardi!

Naturalmente Vanessa e Dulcinea arrivarono alle otto meno dieci!

… e da quel giorno diventarono davvero inseparabili, perché avevano una cosa in più da condividere … il segreto della scatola musicale MAGICA!

Gabriella Zattarin





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