PRINCIPESSA
Per Carnevale la mamma ha comprato a Giovanna un magnifico vestito di velluto rosa lungo e largo, con un'ampia gonna adornata di pieghe e merletti, così soffice che sembra un fiore; un abito da principessa, che a Giovanna è piaciuto così tanto che passa molto tempo ad ammirarsi allo specchio.
Una sera, prima di chiudere gli occhi nel suo lettino, Giovanna ripensa al
suo magnifico vestito e desidera, desidera molto intensamente essere come la
principessa Sissi. A volte, i desideri dei bambini più simpatici vengono ascoltati
dalle fate o dai folletti e, per magia, diventano realtà...
Giovanna si risveglia alla luce del mattino e, aprendo gli occhi... che strano!
non capisce dove si trova: la sua stanza non è mai stata tanto grande come ora
e così piena di giocattoli!
Si guarda intorno con molta attenzione e si accorge di essere in una camera
meravigliosamente addobbata di gicattoli di qualsiasi misura e tipo; per esempio,
contro la parete vicino alla finestra c'è una grande casa delle bambole a tre
piani, arredata con mobili di legno, tendine, sedie, poltroncine, insomma una
graziosa casa piena di tutte le comodità. In un angolo, sul pavimento, riposa
un lungo trenino elettrico che può correre allegro sbuffando "tu tuu" e fa anche
"ciuf ciuf"; e poi bambole con abiti ricamati, fogli colorati, pennarelli di
mille colori, e ancora tanti tanti giochi.
Vicino al letto c'è un armadio pieno di vestitini, gonne, camicette, pantaloni,
magliette di qualsiasi colore. Giovanna rimane incantata a guardare tutta quella
meraviglia, finchè...
- Toc, toc! Signorina Giovanna la colazione è pronta! Una sconosciuta signora che assomiglia un po' alla Befana si affaccia alla porta.
- E tu chi sei?
- Ma Giovanna, non mi riconosci? Sono Rosina Pasticciona, la tua governante! E ora vestiti, perchè la colazione è pronta e... una principessa come te non deve fare colazione in pigiama!
- Adesso capisco perchè mi trovo qui: sono diventata un principessa! - Pensa
felicissima Giovanna e si infila uno dei tanti graziosi vestitini appesi nell'armadio,
pronta per fare un buona colazione.
Ma la colazione è la prima cosa che delude Giovanna: lei si aspettava una tavola
imbandita con pasticcini, cioccolatini, wafers, nutella, patatine, coca cola,
succhi di frutta, latte e cacao, e invece c'è solo un bicchiere con un po' di
latte e qualche fetta biscottata.
- Ma dov'è la nutella e come mai non ci sono i pasticcini?- Chiede Giovanna un po' arrabbiata.
- Le principesse non mangiano la cioccolata perchè fa venire le pustoline e non sta bene! Le riponde Rosina Pasticciona.
Finita la colazione, Giovanna sente delle voci che provengono dal cortile del castello e vuole uscire per andare a vedere e per giocare.
- Oh no, Giovanna! Le principesse non vanno a giocare in giardino perchè se no si sporcano il vestito. Adesso devi metterti a ricamare, poi ci sarà la lezione di musica e poi i compiti.
- Che noia! Ma io non sono mica matta! Io non voglio stare chiusa in casa
a ricamare e a fare i compiti, io ho voglia di correre all'aria aperta e di
raccogliere i fiori e di conoscere tanti amici! -
Giovanna disubbidisce alla governante e va in giardino pensando che intanto
le principesse non possono essere messe in punizione. Passeggiando per i vialetti
di rose e di fiori profumati Giovanna incontra un giardiniere che sta innaffiando
il prato.
-Ciao! Mi piacerebbe aiutarti, mi lasci bagnare un po' i fiori?
- Principessa Giovanna, bagnando i fiori puoi sporcarti le scarpe così lucide e preziose!
- Ma io lo voglio fare e sono la principessa perciò tu mi devi ascoltare!
- Se io ascolto te, cosa dirò al re e alla regina, i tuoi genitori, quando
scopriranno che per colpa mia ti sei sporcata tutta? Mi spiace ma non posso,
se no il re mi mette in prigione.- Risponde il giardiniere.
Proseguendo la passeggiata, Giovanna incontra un gruppo di bambini e bambine
che stanno andando a scuola accompagnati dai loro genitori e sono tutti allegri
perché oggi la scuola ha organizzato una gita a un grande Luna Park. Giovanna
allora corre dalla governante Rosina Pasticciona e le chiede di essere accompagnata
a scuola per andare anche lei in gita.
- No principessa! Le principesse non vanno a scuola insieme agli altri bambini, ma hanno una maestra personale che viene a fare lezione nel castello! Detto questo, la governante conduce giovanna in una stanza dove una noiosa maestra la stava aspettando per farle fare i compiti. Che brutta giornata! Alla sera, prima di addormentarsi Giovanna ripensa alla sua vita da principessa: non ha fatto una buona colazione, non ha potutoandare in cortile a giocare col giardiniere, non ha potuto andare con gli altri bambini al Luna Park, e invece ha dovuto mettersi a ricamare e si è punta tante volte le dita con l'ago, ha dovuto ascoltare una noiosissima mestra, ha sempre dovuto fare attenzione a non sporcarsi e a non spettinarsi... che noia, che terribile noia essere una principessa!
- Mi piacerebbe tantissimo non essere più principessa! Al mattino la mamma sveglia Giovanna: - dai, dai alzati che si va a scuola! C'è la colazione in tavola, oggi ti ho preparato pane e nutella! Che bello essere di nuovo una bambina libera di mangiare le cose buone, di giocare con le sue amiche, di sporcarsi e di andare a scuola!
( Chiara Grattoni )