STORIA DEL TATO AZZURRO E DELLA
GIGIA BIANCA
In un bosco incantato, in un
posto che non sò, vive una Gigia Bianca che legge favole agli animaletti del
bosco.
La Gigia Bianca è felice, soprattutto quando guarda il cielo e sapete perchè?
Ora vi racconto la sua storia.
Un giorno d’estate, la Gigia Bianca stava seduta su un fiore e leggeva una favola
quando si accorse che un Tato Azzurro la guardava. Allora gli chiese:
- “ti piace la mia favola?” e il Tato Azzurro rispose:
- “è una favola molto bella ma io ascoltavo la tua voce perchè è dolce come
musica”.
La Gigia Bianca rimase sorpresa da quelle parole.
Il giorno seguente il Tato Azzurro ritornò e la Gigia Bianca gli chiese:
- “ti piace la mia favola?”
- “la tua favola è molto bella ma io guardavo le tue mani che danzano come il
vento e la tua bocca che si schiude come un bel fiore”.
La Gigia Bianca si sentì felice e vide intorno a sè una strana luce.
Si guardò nello stagno e vide che stava brillando.
Si sentiva davvero bella e sperò che il Tato Azzurro tornasse ogni giorno da
lei, e così fu.
La Gigia Bianca cominciò a raccontare favole solo per il Tato Azzurro e dimenticò
gli animaletti del bosco.
Un giorno il Tato Azzurro le disse:
- “vieni con mè, ti porterò lontano, vivremo sul mio fiore. Tu mi racconterai
le tue belle favole e io ti ascolterò e ti vedrò sempre brillare”.
In quel momento passò di lì una Veffa Verde. Le Veffe del bosco non hanno un
gran bell’aspetto ma hanno orecchie a punta, molto molto curiose che attirano
l’attenzione di tutti.
Il Tato Azzurro la guardò e la Gigia Bianca si sentì un pò triste per questo.
La Veffa Verde li fissò per un pò, poi corse dal Salice Maestro, il Re del Bosco
Incantato e gli raccontò della Gigia Bianca e del Tato Azzurro.
Il Salice Maestro si arrabbiò molto, chiamò il Tato Azzurro e gli disse:
- “il bosco ha le sue regole e un Tato Azzurro e una Gigia Bianca non possono
vivere sullo stesso fiore. Devi andartene dal bosco e lasciare la Gigia Bianca
ai suoi animaletti”.
- “non posso andarmene ora” disse il Tato Azzurro “devo aspettare il Grande
Gabbiano che mi venga a prendere e potrebbe passare molto tempo”.
- “comportati allora secondo le regole” rispose il Salice Maestro “altrimenti
il tuo colore cambierà e la Gigia Bianca non potrà più vederti”.
- “ma come posso vivere qui, nel bosco senza ascoltare la Gigia Bianca?” disse
il Tato Azzurro.
Il Salice Maestro non rispose e chiuse i suoi grandi occhi.
Da quel giorno il Tato Azzurro cominciò a gurdare il cielo, con insistenza,
aspettando il Grande Gabbiano che non arrivava.
La Gigia Bianca gli chiedeva:
- “ti piace la mia favola?”
- “la tua favola è bella” rispondeva il Tato Azzurro “ma io devo guardare il
cielo. Aspetto il Grande Gabbiano che mi porti via.
La Gigia Bianca non capiva e cercava di raccontargli favole sempre più belle
per farlo contento.
Ma il Tato Azzurro continuava a fissare il cielo, senza ascoltarla e la Gigia
Bianca smise di brillare. Il Tato Azzurro, piano piano, cambiò colore finchè
la Gigia Bianca non potè più vederlo.
Il Tato Azzurro allora, corse dal Salice Maestro e gli disse:
- “Maestro, io mi sono comportato secondo le regole, ma il mio colore è cambiato
e la Gigia Bianca non mi vede più. Lei ora è triste e mi dimenticherà”.
- “Io ti dissi di comportarti secondo le regole del Bosco, non di dimenticare
l’amore e l’amicizia” rispose il Salice Maestro. “Vedi quel bel fiore selvatico
laggiù? È nato da solo e con fatica fra le radici degli alberi. Non può essere
piantato in un bel giardino per essere coltivato perchè morirebbe. Non ha bisogno
di grandi cure. Aspetta con pazienza quello che la terra può offrirgli e la
pioggia, che arriva a sorpresa, è come una bella parola d’amore che lo fa felice
e lo fa vivere a lungo.”
- “sì, il mio amore per la Gigia Bianca è proprio come quel fiore selvatico….grazie
Maestro”.
Il Tato Azzurro corse dalla Gigia Bianca. La trovò, seduta sul suo fiore che
leggeva con una vocina triste e sottile e le disse:
- “Leggi mia dolce amica, leggi più forte che voglio sentire la tua bella voce.
Mi piace ascoltare le tue favole, non le dimenticherò mai…..”
La Gigia Bianca alzò lo sguardo. Sentiva solo la voce ma non riusciva a vedere
il Tato Azzurro.
Piano piano lo vide diventare sempre più azzurro e la Gigia Bianca cominciò
a brillare, brillare sempre di più dalla felicità tanto che il Gabbiano Gigante,
attratto da quella luce arrivò al bosco.
Il Tato Azzurro e la Gigia Bianca si salutarono con una promessa:
- “disegnerò una striscia azzurra nel cielo” disse il Tato Azzurro “così saprai
che non ti ho dimenticata e che ti penso sempre”.
- “e io dipingerò una striscia bianca accanto alla tua”.
Fine.
Favola scritta da mamma Daniela per Sara e Pietro