LABORATORIO FIABE

LE FIABE SONO RELAZIONE, RAPPORTO E COMUNICAZIONE

Un amico psicologo mi raccontava che per certe malattie psicosomatiche dei bambini raccomandava alle madri, di fare tutte le sere 10 minuti di massaggi al proprio figlio e il bambino guariva rapidamente e non solo per il potere dei massaggi che, come è noto, agiscono sul sistema linfatico, attivatore delle difese immunitarie, ma anche perché la madre dedicava tutte le sere 10 minuti di attenzione al proprio bambino: lo curava, lo massaggiava, l'accarezzava.

La narrazione delle fiabe può sortire il medesimo effetto, possono anche curare, perché nel momento del racconto ci si prende cura del rapporto con il bambino. Le fiabe danno la possibilità di dedicare un tempo ad un individuo, a qualcuno importante da parte di qualcuno importante. Questo per quanto riguarda l'utilità dei racconti all'interno delle mura domestiche.

Per quanto riguarda l'ambito scolastico usare storie, può essere un "buon investimento".

Consentire ai bambini o ai ragazzi di creare storie in cui possano esprimere sentimenti, situazioni, stati d'animo e condizioni, favorisce un clima collaborativo e di confronto all'interno della classe, che da anche la possibilità di rielaborare insieme.

Chiedere ai bambini di costruire storie con i propri genitori, stimola la continuità rispetto alla famiglia. Inoltre la multidimensionalità delle fiabe, sostiene l'approccio interdisciplinare sempre più importante nella scuola attuale. Fiabe, favole e racconti come supporto psicologico e strumento pedagogico, attraverso l'invenzione collaborativa dei bambini o di bambini ed adulti, diviene anche possibilità di prevenzione. Dove per prevenzione intendo quel processo di coeducazione che permette lo sviluppo cognitivo.

Favorire nuove connessioni (tra reale ed immaginario, tra mente e contesto esterno, tra personale e relazionale, ecc.) ed elasticità psicoemotiva, passando dall'esperienza concreta di invenzione (soli, a due o più, con l'adulto) alla riflessione collettiva.

Attraverso la fiaba si può tradurre e trasmettere qualsiasi messaggio: una spiegazione, un'idea, un perché, un valore... i sentimenti. Pensate a Cappuccetto Rosso, alle favole di Esopo o al mito di Edipo. Le fiabe sono miniere contenenti "tesori", che variano secondo le età, le situazioni i tempi e le persone. Raccontare è interpretare, non è indispensabile essere degli attori, occorre però che quella storia dica o abbia detto qualcosa anche a noi: qualcosa di importante.





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